Il Comune di Prato intende superare gli insediamenti presenti sul territorio entro il 2025
Iolo, via Pollative, viale Marconi e San Giorgio a Colonica a Prato, a cui seguiranno quelle dei Comuni di Poggio a Caiano e di Montemurlo.
Queste le zone interessate dal progetto, portato avanti attraverso la Società della Salute con il quale il Comune di Prato intende trovare una autonomia abitativa e lavorativa per le circa 320 persone residenti nelle aree di sosta attualmente presenti nella provincia toscana.
Sul tavolo anche un “contributo” una tantum fino a 3000 euro, fortemente contestato dall’opposizione di centrodestra, come modalità di accompagnamento per l’uscita dalle aree, stanziato attraverso un progetto approvato il 19 febbraio 2022 e fin ora mai effettivamente impiegato.
l’Obiettivo è quello di raggiungere un accordo definitivo con le famiglie entro fine anno, in modo da poter lasciare spazio al cantiere della terza corsia dell’autostrada A11, che attende il via libera ministeriale per essere avviato.
“Ci siamo mossi sulla base del protocollo d’intesa regionale per il superamento dei campi di sosta -spiega il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai – A Montemurlo abbiamo un campo sinti con persone abbastanza integrate nel tessuto sociale. L’obiettivo è quello di assottigliare sempre di più le presenze di famiglie nell’area. Non a caso concediamo con sempre più difficoltà nuovi ingressi di famiglie che nulla hanno a che fare con chi staziona a Montemurlo da anni. La struttura in assoluto è in buone condizioni, dopo la riqualificazione di qualche anno fa. In totale ci vivono circa 40 persone, molte delle quali le abbiamo già invitate a partecipare ai bandi per le case popolari o a valutare percorsi di autonomia abitativa. Poi ci sono quelli che non ne vogliono sapere di andare via dal campo, sui quali ci sarà da lavorare con pazienza. Il percorso, quindi, non avrà tempi brevi”
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Presentato ad Asti il Rapporto sull’insediamento di via Guerra, 36
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Associazione 21 luglio invia una lettera alla redazione de “Il Messaggero” sull’articolo pubblicato il 21 gennaio 2024